La content audit non è altro che l’analisi del sito web o di un blog, attività di cui spesso ci si dimentica ma che è importante quasi quanto scrivere un articolo nuovo.
Avere un blog sempre fresco e aggiornato è un buon metodo per mantenerlo attivo e non perdere lettori. Come dico sempre, il blog è casa tua e così come fai le pulizie nelle tue stanze, anche nel blog è bene farle ogni tanto.
Perchè fare l’analisi del sito web
Aggiornare i vecchi articoli mantiene alta la qualità del blog anche agli occhi dei motori di ricerca.
Se hai un blog da qualche anno avrai scritto decine di articoli che ora, molto probabilmente, avranno bisogno di essere rivisti. Refusi, frasi che non funzionano più (a me capita di pensare ma cosa avrò mai voluto dire?), il modo di esprimerti modificato grazie all’esperienza, informazioni obsolete, link rotti, foto di bassa qualità…

I motivi per fare l’analisi del sito web sono molti, ma è importante anche per fare link building interno, cioè per collegare fra loro articoli che parlano dello stesso tema. Attività utile per mantenere i lettori sul tuo sito e per indicare a Google la struttura del blog.
Se hai un blog aziendale, potrebbero cambiare i tuoi servizi; se hai un blog di informazione, life style o scrivi delle tue passioni, potresti non riconoscerti più e aver modificato i tuoi interessi.
Grazie a una revisione dei contenuti puoi renderti conto quali articoli hanno bisogno di una rinfrescata e quali, invece, dovranno essere eliminati.
Content audit per la SEO
Dal momento che si tratta di aggiornare articoli di un blog, è fondamentale parlare anche della SEO.
Controllare i tuoi contenuti ti permetterà di verificare se gli articoli sono ottimizzati per i motori di ricerca.
Scrivere Seo friendly significa selezionare con attenzione un numero ben bilanciato di parole chiave, integrandole nel titolo, nei meta tag e nel corpo del testo. E, naturalmente, evitare accuratamente l’eccesso di keyword che potrebbe rendere il contenuto poco leggibile.
Volendo fare una sorta di content audit checklist, controlla:
- Titolo, se contiene la parola chiave
- Lunghezza corretta della URL e se è inserita la parola chiave
- Meta descrizione, anche la descrizione del contenuto deve contenere la parola chiave
- Numero di parole del contenuto. La lunghezza dell’articolo non è standard, dipende molto dal tipo di argomento trattato (gli articoli di news saranno brevissimi, quelli informativi più lunghi) ma se hai un plugin per la SEO come Rank Math o Yoast ti suggeriranno loro la lunghezza adeguata
- Parole chiave all’interno del testo e varianti delle stesse. Varianti affini permettono alle parole chiave di associarsi a ricerche simili, pur non essendo identiche a quelle della parola chiave principale.
- Tono di voce
- Link interni e in uscita
- Testo alternativo nelle immagini (alt text)
- Immagini ormai datate, di bassa qualità o straviste ovunque
Eliminare contenuti di scarso valore o poco letti, tra poco ti dirò come farlo in modo semplice, consente di evitare sprechi di crawl budget, ovvero il numero di pagine del tuo blog che Google esplora entro un determinato periodo di tempo.
Un breve accenno alle immagini non originali.
Le foto gratuite reperibili sui soliti siti – Unsplash, Pexels, Pixabay – si trovano diffuse in molti contesti. Talvolta le si vedono persino nelle pubblicità online di aziende, compromettendone l’autorevolezza. Questo rischio potrebbe riguardarti anche se includi nel tuo articolo immagini utilizzate da numerose altre persone. Per migliorare la qualità visiva, prova a cercare immagini più recenti, che probabilmente saranno anche di migliore qualità.
Quando fare l’analisi del sito web
La revisione dei contenuti dovrebbe essere un appuntamento regolare, l’ideale sarebbe una volta all’anno. Ci sono periodi naturali di calo delle visualizzazioni, come agosto, il mese delle ferie estive, che si prestano bene per rivedere i vecchi contenuti. Naturalmente, puoi effettuare revisioni in qualsiasi momento ritieni opportuno.
Se preferisci, puoi impostare scadenze per ciascun articolo, ad esempio dopo un anno che è online, e aggiungerle al tuo calendario di Google così riceverai una notifica quando sarà il momento.
Nel caso di contenuti suscettibili di invecchiamento rapido, come quelli legati ai social media, la frequenza di revisione dovrebbe essere se non mensile, quanto meno molto frequente.
Altri momenti utili per aggiornare i tuoi contenuti potrebbero essere:
- quando modifichi o aggiungi un’offerta
- se cambi i tuoi servizi
- quando crei un freebie, è utile linkarlo all’interno di uno o più articoli che trattino l’argomento
- quando fai restyling al tuo sito
- quando non hai idee per scrivere un articolo nuovo
Come capire quali contenuti sono da revisionare
Per sapere quali articoli sono da rivedere puoi senz’altro controllare gli insights su Google Analytics o avvalerti degli strumenti di analisi di siti come Seozoom, Semrush o Ubersuggest. Ma c’è un modo ancora più semplice per verificare se i contenuti portano traffico: WordPress.
Per scoprire quali articoli hanno bisogno di più visite, vai nella tua bacheca e seleziona la voce articoli. Poi, ordina gli articoli per numero di visualizzazioni e controlla quelli che hanno meno lettori. Non calcolare gli articoli che hanno meno di 3 mesi, probabilmente si devono ancora posizionare bene.

A questo punto potrai verificare quali articoli hanno un potenziale, quelli cioè che con le dovute migliorie hanno la possibilità di scalare la serp e portarci traffico, e quelli che probabilmente o non sono posizionate per nessuna keyword o toccano argomenti di scarso interesse. Se queste due cose corrispondono, probabilmente è meglio eliminare l’articolo.
Se decidi di eliminarlo, ricorda che devi sempre impostare un reindirizzamento così da non creare errori 404.
Come reindirizzare una pagina con Rank Math
Se hai letto l’articolo sui plugin per WordPress, avrai notato che consiglio Rank Math come plugin SEO. Con questo plugin puoi reindirizzare una pagina in pochi secondi, basterà incollare nello spazio apposito il link da reindirizzare e il link nuovo, e specificare se il reindirizzamento è temporaneo o permanente, e confermare.


Articoli del blog non posizionati, cosa fare?
Quando hai molti articoli che non si posizionano per nessuna parola chiave, puoi scegliere tra diverse opzioni:
- Se gli articoli non sono più rilevanti per il tuo piano editoriale, puoi eliminarli con il codice 410, o fare un redirect 301 se sono collegati ad altre risorse.
- Se alcuni sono simili tra loro, puoi unirli in un unico articolo più completo e ricco di parole chiave, così potrebbe migliorare il posizionamento.
- Se gli articoli sono corti ma pertinenti, puoi aggiungere paragrafi così da approfondire e rendere più completo il tema trattato
Esistono anche articoli che, indipendentemente dalla data di pubblicazione, non hanno più motivo di essere mantenuti sul blog. A questo punto piuttosto che fare content audit, sarebbe meglio pensare di eliminarli dal sito.

Come eliminare gli articoli del blog
Eliminare articoli di poco valore farà sì che Google esplori il sito in modo efficace, veloce e accurato; meglio evitare che sprechi tempo e risorse per scansionare pagine poco rilevanti.
Eliminare i post può aiutare ad ottimizzare il crawl budget, di cui si parlava qualche paragrafo fa.
Cosa controllare prima di eliminare i vecchi articoli
Prima di eliminare un articolo, è bene verificare che non abbia link in entrata, sia interni che esterni così da evitare che si generi un errore 404. Anche se ho scritto che la pagina 404 ha dei superpoteri, è meglio evitare di generarle.
Per verificare se hai backlink, cioè per scoprire quali sono i siti che hanno un link che rimanda a tuo articolo, puoi utilizzare Open Link Profiler. E’ semplicissimo da utilizzare e ti darà tutte le informazioni che ti servono come ad esempio la qualità del sito che ha creato il collegamento e l’anchor text che ha usato.
A volte capita di scoprire che ti hanno linkato dei siti strani, di dubbia qualità. A questo punto è meglio rifiutarli e fare un disavow, per fare questo ti rimando alla guida di Google per rifiutare i siti dannosi
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