Scrollando i social ti sarà capitato di riconoscere l’autore di un post, un carosello o un video senza aver bisogno di leggere il nome: questo, in breve, è l’identità visiva.
La scelta dei colori, delle grafiche e i font ti permette di creare un’immagine riconoscibile al primo sguardo, ma l’identità visiva, o visual identity, non si limita a questo.
Un’identità visiva efficace deve tenere conto anche di altri fattori che vuoi comunicare al tuo pubblico o al tuo potenziale cliente, come:
- i valori (per esempio: lusso, ecologia, wellness, salute, ecc.)
- le emozioni
- le sensazioni
E’ un lavoro complesso, esistono veri esperti di brand identity, ma se sei all’inizio del tuo percorso online è difficile avere budget per far questo. Perchè non provare a crearla senza affidarti ad un graphic designer seguendo i punti che ti elencherò più avanti?

Brand identity e identità visiva sono la stessa cosa?
Brand identity e visual identity spesso vengono confusi o utilizzati come sinonimo l’uno dell’altro ma non è corretto, sono due cose correlate ma diverse.
La brand identity è la personalità del business (o dell’azienda, della persona, associazione ecc.), l’identità visiva è il modo in cui la esprime, la comunicazione visiva, appunto.
Questa comunicazione visiva comprende colori, logo, grafiche, font coerenti con la personalità dell’azienda. Già abbiamo visto quanto sono importanti i colori, quali emozioni e sensazioni possono dare; lo stesso vale anche per le grafiche e i font. Non bisogna quindi sceglierli a caso o seguendo i trend del momento perché si rischia o di non mandare il giusto messaggio al pubblico di riferimento o di essere uguale e mille altri, cosa che si sta cercando di evitare.
L’identità visiva ha lo scopo di creare un’immagine riconoscibile e distinguibile dalla massa e dai competitor e di trasmettere i valori, la missione e la personalità propria o dell’azienda.
Grazie a un’identità visiva forte e distintiva si diventerà riconoscibili a colpo d’occhio e questo può contribuire ad aumentare la notorietà e la visibilità.
Usare Canva o meglio di no?
Canva è una fonte di ispirazione, come Pinterest del resto, e offre una quantità infinita di modelli a cui ispirarsi. Appunto, per ispirarsi, non per essere usati così come sono.
Se hai trovato su Canva un modello o uno stile che ti piacciono particolarmente, puoi sicuramente usarlo ma modificalo con qualcosa di personale perché stile, font e foto di Canva sono tutti elementi riconoscibilissimi. Usarli così come sono denota una scarsa personalità e non ti distinguerai dalla massa di post tutti uguali.
Creare un’identità visiva, cosa fare prima
Si può dire chel’identità visiva è una forma di comunicazione non verbale di un brand che attraverso immagini, colori, font e forme, veicola i propri valori e, appunto, la propria identità.
Poco fa ho accennato tre dei punti fondamentali su cui basare l’identità visiva: valori, emozioni e sensazioni che vuoi trasmettere. Compresi questi tre punti di conseguenza si potrà restringere la scelta dei colori e dei font, e lo stile delle immagini che andrai ad utilizzare nel sito e nei contenuti social. Creare un’immagine coerente e coordinata del brand su tutti i canali social aumenta la percezione di professionalità e di affidabilità.

Visual identity, come crearla in pochi step
- Analizza la concorrenza. L’analisi dei competitor si fa per diverse ragioni ed è sempre utile, in questo caso lo è per vedere come si può sviluppare la stessa idea in modo diverso; ormai non c’è più niente di nuovo e inesplorato, è quindi molto importante essere riconoscibili e originali nel modo in cui si comunica.
- Qual è il tuo target? Studialo bene perché è necessario capire quale linguaggio visivo utilizzare. Ogni generazione ha un linguaggio tutto suo, se il tuo target non coincide con la tua età chiedi aiuto perché sta diventando piuttosto complicato comunicare fra generazioni diverse.
- Il logo è importante, lo userai sia nel sito che nei contenuti social, per approfondire puoi leggere l’articolo Come creare un logo professionale. Per realizzare il logo puoi partire da uno schizzo su carta o fare delle prove su Canva. Non usare troppi colori e scegli linee semplici; il logo andrà inserito anche nelle grafiche dei social e sarà molto piccolo, una grafica troppo complicata e colorata non si vedrà chiaramente.
- I colori dovranno essere scelti in base al loro significato psicologico, questo potrebbe non coincidere con il tuo colore preferito. La scelta di un colore completamente fuori luogo potrebbe non attirare il target giusto e dare sensazioni sbagliate a livello comunicativo. Esempio: un brand per bambini difficilmente userà il nero, un brand di lusso invece lo userà molto facilmente. È importante utilizzare una palette di colori coerente in tutti i contenuti di marketing. (se vuoi approfondire l’argomento, leggi l’articolo sul significato dei colori linkato nel secondo paragrafo)
- I font dovrebbero essere leggibili su tutti i media, evita i corsivi e font troppo elaborati. Soprattutto sui social network avrai pochi secondi per catturare l’attenzione, se il font si legge male o è troppo complicato il contenuto risulterà incomprensibile e verrà skippato.

Si può cambiare l’identità visiva?
L’identità visiva non è per sempre, anche Barilla, Pfizer, Instagram, Pepsi e molte altri brand hanno aggiornato se non tutto lo stile, almeno il logo.
Il cambiamento si può fare in due modi: restyling o rebranding.
Che differenza c’è tra i due? Il restyling è un cambiamento che interessa solamente l’identità visiva.
Il rebranding invece è un vero e proprio stravolgimento dell’azienda e del brand.
Consiste in un cambiamento totale dell’identità visiva, del marketing, a volte cambia il target di riferimento, i servizi e i prodotti.
Il rebranding è complicato, non si può fare da un giorno all’altro e, soprattutto, bisogna rivolgersi a degli esperti perché il rischio di fallire è alto.
Il restyling è invece un po’ più semplice, non serve stravolgere tutto e a volte il cambiamento è così sottile che si nota qualcosa di diverso senza comprendere cosa, tipo il nuovo logo della Barilla.
Può essere necessario un restyling quando, dopo un’analisi di qualche mese almeno, ci si accorge che la grafica, il font o lo stile scelto non è efficace.
Nel caso di personal brand invece l’identità visiva deve per forza seguire il soggetto. Un influencer, un cantante, un attore, un professionista ecc. difficilmente fanno le stesse identiche cose per anni, fallirebbero. Fare un restyling dell’identità visiva significa quindi crescita, maturità e professionalità.
Per risultare autentici, l’identità visiva deve aderire alla persona come un vestito.
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